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Benvenuto nella sezione Blog di RGM Sport, lo spazio dedicato a chi vive lo sport ogni giorno. Qui trovi guide, consigli e approfondimenti per migliorare la tua esperienza sportiva e i tuoi allenamenti, scegliere al meglio l’attrezzatura giusta per ogni disciplina e rimanere aggiornato sulle novità dei principali brand sportivi. Che tu sia un runner, un calciatore, un pallavolista o un appassionato di fitness, ogni mese pubblichiamo articoli pensati per rispondere alle tue domande: dai saldi stagionali all’abbigliamento tecnico, dai consigli pre-campionato alle attività da fare in vacanza. Scopri subito gli ultimi post e segui RGM Sport sui social per restare sempre in forma.

Correre in autunno: 5 consigli per affrontare pioggia e primi freddi

L’autunno porta giornate più corte, pioggia e temperature in calo, condizioni che possono scoraggiare molti runner. Eppure, con l’abbigliamento running autunnale giusto e alcuni accorgimenti, è possibile continuare ad allenarsi all’aperto tutto l’anno. Di seguito vediamo 5 consigli pratici per correre con la pioggia e i primi freddi in modo confortevole e sicuro.

1. Vestirsi a strati con abbigliamento tecnico

Vestirsi “a cipolla” (a strati) è la strategia vincente per le corse autunnali. Iniziando con un strato base traspirante, come intimo tecnico, si mantiene il corpo caldo e asciutto eliminando il sudore. Evita il cotone che trattiene l’umidità e privilegia tessuti tecnici sintetici che allontanano il sudore dalla pelle, prevenendo il raffreddamento improvviso durante la corsa. Sopra l’intimo puoi aggiungere uno strato intermedio (es. maglia tecnica a maniche lunghe) e infine uno strato esterno protettivo.

Non esagerare però con gli indumenti: un errore comune è coprirsi troppo o troppo poco. La regola d’oro è vestirsi come se la temperatura esterna fosse circa 5°C più alta di quella reale. Il leggero brivido iniziale passerà nei primi minuti di corsa, una volta che il corpo si sarà riscaldato. Così eviterai di sudare eccessivamente o, al contrario, di patire freddo a metà allenamento. Inoltre, preparati a togliere uno strato se ti scaldi troppo: puoi annodare una felpa leggera in vita o usare capi trasformabili (alcune giacche si ripiegano in un marsupio/zainetto da portare con sé).

Infine, proteggi le estremità dal freddo. In autunno inoltrato mani, testa e orecchie rischiano di raffreddarsi per prime, quindi non dimenticare accessori come guanti leggeri, fascia o cappellino e uno scaldacollo. Coprire bene testa e collo aiuta a mantenere il calore corporeo ed evita di ritrovarsi con le dita intorpidite o le orecchie gelate durante la corsa. Anche i piedi vanno tenuti al caldo e all’asciutto con calze tecniche adeguate.

2. Giacca leggera antivento e antipioggia

Per continuare a correre all’aperto in autunno, è fondamentale avere una giacca tecnica adatta alle intemperie. Nelle giornate fredde ma asciutte o con vento, una wind jacket (giacca antivento) sottile è ideale: questi gusci leggeri proteggono dal vento gelido e si possono facilmente ripiegare e portare con sé. Bloccare il vento ti eviterà quel raffreddamento improvviso causato dall’aria fredda che colpisce il sudore sulla pelle. Inoltre, essendo molto leggere e non imbottite, le giacche antivento non ti faranno surriscaldare e possono essere tolte e riposte facilmente se le condizioni migliorano.

Quando invece è prevista pioggia, meglio optare per una giacca antipioggia impermeabile. Una buona giacca da running per la pioggia impedisce all’acqua di penetrare e allo stesso tempo lascia fuoriuscire il calore in eccesso, così da non surriscaldarti mentre corri. Scegli un modello traspirante (spesso indicato come waterproof/breathable, ad esempio con membrane tipo Gore-Tex) con cuciture nastrate e chiusure regolabili: il capo deve essere completamente impermeabile, includendo cappuccio e polsini ben sigillati, per proteggerti da acquazzoni e vento freddo. Una giacca antipioggia di qualità ti permette di allenarti anche sotto la pioggia battente senza più scuse per restare a casa.

Ricorda che antivento non significa necessariamente impermeabile e viceversa. Molte giacche impermeabili offrono anche una buona protezione dal vento, ma non tutte le giacche antivento resistono alla pioggia. Valuta quindi in base alle condizioni meteo del giorno: se c’è solo vento freddo potrai uscire con una giacca leggera antivento, mentre sotto la pioggia servirà quella impermeabile. In entrambi i casi, assicurati che la giacca abbia elementi riflettenti (logo, bande o inserti) per aumentare la tua visibilità.

3. Illuminazione e visibilità nelle ore buie

In autunno le ore di luce diminuiscono sensibilmente, quindi è probabile che tu debba correre al buio al mattino presto o alla sera. È fondamentale farsi vedere e vedere dove si mette i piedi. Per la tua sicurezza, renditi ben visibile: utilizza una lampada frontale o luci da running e indossa capi ad alta visibilità. Una lampada frontale illuminerà la strada davanti a te e segnalerà la tua presenza a automobilisti e ciclisti. Secondo gli esperti running, correre al buio richiede di portare sempre le luci giuste: gli altri utenti della strada devono poterti vedere, specialmente in zone poco illuminatet. In commercio esistono vari dispositivi utili, dalle piccole luci LED da agganciare ai vestiti, ai pettorali luminosi (run-light) fino alle classiche torce frontali elastiche. Scegli la soluzione più adatta al tuo percorso abituale: ad esempio, una lampada frontale potente è indispensabile se corri in parchi o sterrati senza lampioni.

Oltre ad illuminare, indossa abbigliamento riflettente. Molti capi tecnici hanno già inserti catarifrangenti frontali e sul retro, ma puoi aggiungere elementi retroriflettenti extra (braccialetti, bande da caviglia, pettorine ad alta visibilità) per aumentare la tua sicurezza. Gli specialisti consigliano di scegliere giacche o gilet completamente riflettenti o in colori fluorescenti per le uscite notturne. In questo modo sarai visibile anche sotto la pioggia o in condizioni di luce scarsa. Investire in una buona lampada frontale e curare la visibilità passiva con i catarifrangenti ti permette di correre in autunno-inverno con maggiore tranquillità e protezione, evitando incidenti.

4. Scarpe da running con grip per terreni umidi

Il terreno autunnale può presentare foglie bagnate, fango e pozzanghere che rendono il fondo scivoloso. Ecco perché servono scarpe da running con un buon grip. Scegli modelli dotati di suola tassellata o con mescole speciali ad alta aderenza, in modo da avere trazione anche sull’asfalto bagnato o sullo sterrato fangoso.

Le scarpe da corsa autunnali/invernali spesso hanno scanalature più pronunciate o gomma studiata per il bagnato, proprio per evitare scivolate. Ad esempio, molti brand come Mizuno, Under Armour e ASICS offrono versioni delle loro scarpe con suole adatte alla pioggia o con mescole “wet grip”. L’importante è che la scarpa offra stabilità e aderenza: controlla lo stato del battistrada e non utilizzare scarpe troppo usurate in condizioni scivolose.

Un altro aspetto da valutare è la protezione dall’acqua. Scarpe impermeabili (contraddistinte spesso dalla sigla GTX per Gore-Tex) possono tenere i piedi asciutti durante gli acquazzoni. Queste calzature sono dotate di membrane che impediscono all’acqua di entrare, utile se corri su fango o sotto piogge abbondanti. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia: le scarpe impermeabili risultano in genere meno traspiranti di quelle normali. Inoltre, se l’acqua dovesse entrare dall’alto (ad esempio pioggia che scivola lungo la gamba o immersione in pozzanghera profonda), asciugherà più lentamente perché la membrana trattiene l’umidità.

Proprio per questo, alcuni runner preferiscono usare scarpe non impermeabili sotto pioggia moderata, accettando che si bagnino ma confidando in un’asciugatura più rapida. Come nota un’esperta, “le scarpe devono avere un buon battistrada e non devono essere impermeabili, altrimenti se entra l’acqua poi farà fatica a uscire”. In pratica, valuta in base alle tue esigenze: per pioggerellina e asfalto può bastare una scarpa running tradizionale con ottimo grip; se affronti fango, sterrato o pioggia intensa, meglio orientarsi su modelli trail o versioni GTX per avere sia trazione che protezione dall’acqua. In ogni caso, dopo la corsa ricordati di far asciugare bene le calzature (magari togliendo la soletta interna) per averle pronte e in piena efficienza all’uscita successiva.

5. Motivazione: obiettivi e gare autunnali

Quando le giornate si accorciano e il meteo si fa uggioso, mantenere alta la motivazione può diventare difficile. Molti atleti, con l’arrivo di ottobre-novembre, faticano a ritrovare la spinta ad allacciarsi le scarpe da corsa. Per evitare di cedere alla pigrizia stagionale, è utile fissarsi nuovi obiettivi e stimoli. Un ottimo trucco è iscriversi a una gara autunnale: avere una competizione in calendario (che sia una 10 km locale, una mezza maratona o anche una semplice corsa non competitiva) ti darà un motivo concreto per continuare ad allenarti.

Partecipare a gare podistiche in questo periodo offre piccoli traguardi da raggiungere e mantiene vivo lo spirito competitivo senza attendere la primavera. Spesso in autunno ci sono molte manifestazioni locali, anche improvvisate, con un’atmosfera più rilassata ma comunque utilissime per fare allenamenti intensivi e divertenti. Lanciarsi in queste sfide ti aiuterà a superare la “malinconia” dei mesi freddi e affrontare l’inverno con un atteggiamento positivo.

Oltre alle gare, puoi darti micro-obiettivi personali (ad esempio tot chilometri da correre nel mese, sfide di 30 giorni in cui ti alleni quotidianamente, ecc.) in modo da avere sempre un traguardo a breve termine che ti spinge a uscire anche quando piove. Unisciti magari a un gruppo di running o trova un amico con cui allenarti: correre in compagnia riduce le tentazioni di saltare l’allenamento (darsi appuntamento crea un “obbligo” reciproco a non dare buca). Come suggerisce un coach, correre con qualcun altro rende più difficile trovare scuse, e avere un obiettivo finale da raggiungere – anche ambizioso – aiuta a non arrendersi alle prime difficoltà. In effetti, avere un obiettivo motivante è la chiave per mantenere la costanza. Può trattarsi di migliorare il proprio tempo, di aumentare gradualmente le distanze coperte o semplicemente di non interrompere la routine settimanale.

Tip: Iscriversi alla propria gara di stagione dà una spinta motivazionale incredibile – provare per credere! Pianifica quindi qualche evento nei mesi autunnali: ti allenerai con più entusiasmo sapendo di avere un traguardo. E dopo aver tagliato il filo di lana, ti godrai ancora di più il meritato riposo e la soddisfazione di non esserti fermato nemmeno sotto la pioggia.

Correre in autunno sotto la pioggia o al freddo può sembrare impegnativo, ma con questi accorgimenti diventerà un’esperienza gestibile e perfino piacevole. Preparando il giusto equipaggiamento – dall’abbigliamento a strati alle scarpe antiscivolo, dalla giacca impermeabile alle luci – potrai affrontare vento, buio e acquazzoni senza interrompere il tuo piano di allenamento. Anzi, superare le intemperie ti renderà un runner più forte e determinato. Non lasciare che il meteo ti fermi: l’autunno regala paesaggi stupendi e temperature ideali per migliorare la resistenza. Con passione, preparazione e un pizzico di forza di volontà, niente potrà impedirti di goderti la corsa all’aria aperta tutto l’anno!

Basket: scegliere le scarpe giuste per la stagione 2025/26

La nuova stagione di basket è alle porte. Dopo la pausa estiva, è tempo di tornare in forma, sistemare l’attrezzatura e rientrare in campo con le idee chiare. Che tu giochi in una squadra amatoriale, in un campionato giovanile o semplicemente con gli amici al playground, partire con il piede giusto è fondamentale. In questo articolo troverai consigli su come scegliere le scarpe da basket ideali e una panoramica delle migliori scarpe da basket 2025, in vista dell’avvio dei campionati autunnali.

Perché con le scarpe giuste ai piedi, puoi dare il massimo in ogni partita.

1. Scarpe da basket: ammortizzazione, supporto e aderenza

Le scarpe da pallacanestro non sono tutte uguali.

E non parliamo solo di estetica o brand: ogni modello ha caratteristiche tecniche specifiche pensate per migliorare la tua performance sul campo. Ecco le tre qualità fondamentali da cercare in un paio di scarpe da basket:

  • Ammortizzazione: salti, rimbalzi e atterraggi sono continui durante una partita. Un’intersuola ben ammortizzata (in schiuma EVA, PU o con tecnologie avanzate come Zoom Air di Nike, Micro G di Under Armour o Boost di Adidas) assorbe gli impatti e riduce lo stress su caviglie, ginocchia e schiena. Più ammortizzazione significa atterraggi morbidi e meno affaticamento articolare nei 40 minuti di gioco.

  • Supporto alla caviglia (stabilità): tra scatti laterali, cambi di direzione repentini e ricadute da rimbalzo, il piede dev’essere sempre stabile. Le migliori scarpe offrono supporto laterale e un tallone ben bloccato, evitando torsioni indesiderate e riducendo il rischio di distorsioni. Imbottiture e collarini rinforzati intorno alla caviglia aiutano a tenerla ferma senza sacrificare troppo la mobilità.

  • Aderenza (grip): un buon giocatore sa quanto è importante potersi muovere senza scivolare. La suola in gomma ad alta trazione – spesso con un motivo a spina di pesce o geometrie multidirezionali – garantisce grip ottimale sul parquet. Questo ti permette scatti esplosivi, arresti improvvisi e cambi di direzione in sicurezza, anche quando il campo è un po’ polveroso.

Se stai cercando un nuovo paio di scarpe per iniziare la stagione, dai un’occhiata ai modelli disponibili su RGM Sport – Scarpe Basket. Troverai tante opzioni con queste caratteristiche, pronte a darti una marcia in più in campo.

2. High-top o low-top: quale taglio fa per te?

Un grande dilemma per ogni cestista è la scelta tra scarpe high-top (taglio alto) o low-top (taglio basso).

Il taglio della scarpa – ovvero l’altezza del collo intorno alla caviglia – influisce su mobilità e supporto. Vediamo le differenze, così potrai capire quale fa al caso tuo:

  • Scarpe high-top: hanno un colletto alto che avvolge e copre la caviglia. Nascono per offrire massimo supporto alla caviglia e una sensazione di stabilità extra. Sono ideali per i giocatori che cercano maggiore protezione – ad esempio lunghi e pivot, che saltano spesso a rimbalzo o lottano sotto canestro, o chi ha già avuto infortuni alla caviglia. Di contro, le high-top possono risultare un po’ più pesanti e limitare leggermente la libertà di movimento della caviglia.

  • Scarpe low-top: hanno un taglio basso sotto la caviglia. Questo design privilegia leggerezza e agilità, offrendo la massima libertà di movimento. Le low-top permettono cambi di direzione rapidissimi e sono la scelta preferita da tanti playmaker e guardie veloci, che puntano su scatti e cross-over fulminei. D’altra parte, offrono meno supporto strutturale alla caviglia: l’assenza del collare alto significa che il lavoro di stabilizzazione ricade di più sui muscoli della tua caviglia (o eventualmente su cavigliere di supporto se ne usi).

  • Scarpe mid-top: come compromesso esistono modelli mid-cut, con altezza media. Avvolgono parzialmente la caviglia offrendo un equilibrio tra mobilità e supporto. Possono essere una buona scelta per ali e giocatori “tuttofare” che cercano versatilità, oppure per chi è indeciso tra la protezione di una high-top e la velocità di una low-top.

Quale scegliere? Dipende dal tuo stile di gioco e dalle tue esigenze fisiche. Se punti tutto su agilità e rapidità, potresti propendere per una scarpa bassa; se invece prioritizzi la stabilità o hai già subito distorsioni, una scarpa alta (o mid) ti darà più sicurezza. L’importante è sentirsi a proprio agio: indossa ciò che ti fa giocare mentalmente tranquillo, sapendo di poter contare sulle tue scarpe in ogni movimento.

3. Ammortizzazione e stabilità: proteggi le tue articolazioni

Il basket è uno sport intenso per le articolazioni.

Ogni salto per un rimbalzo o uno stacco per una schiacciata genera impatti significativi sul corpo. Ecco perché ammortizzazione e stabilità della scarpa vanno di pari passo ed entrambe sono cruciali per prevenire infortuni e giocare al meglio.

  • Atterraggi morbidi: una buona ammortizzazione, affidata a intersuole in schiuma o con unità air/gel, assorbe gli urti ad ogni ricaduta. Ciò protegge in particolare caviglie, ginocchia e colonna vertebrale dalla continua sollecitazione del salto. Ad esempio, le tecnologie come Nike Air Zoom, Adidas Lightstrike/Boost o i cuscinetti UA HOVR/Micro G di Under Armour sono studiate per fornire il giusto mix di assorbimento e reattività. Se sei un giocatore pesante o resti in campo tanti minuti, opta per un modello con ammortizzazione più morbida e consistente; se invece cerchi esplosività per elevarti di più, una schiuma più reattiva ti darà lo slancio extra.

  • Movimenti sicuri e supportati: la stabilità entra in gioco nei cambi di direzione improvvisi, nelle frenate e nelle torsioni. Elementi come una suola ampia (magari con outsole svasata ai lati), rinforzi laterali in zona metatarso e un tallone ben avvolto aiutano a mantenere il piede allineato e fermo quando spingi al massimo. Questo tipo di supporto strutturale della scarpa è fondamentale per evitare cedimenti o rotazioni anomale del piede durante un taglio a canestro o una scivolata difensiva.

  • Caviglia al sicuro: molte scarpe incorporano accorgimenti per il supporto alla caviglia oltre al semplice taglio alto o basso. Ad esempio, sistemi di allacciatura avvolgente, fasce o strap aggiuntivi e collarini imbottiti servono a tenere saldo il collo del piede. Se in passato hai sofferto distorsioni, cerca modelli con heel counter rigido (la conchiglia sul tallone) e magari considera l’uso di una cavigliera leggera in combinazione con scarpe low-top. Meglio ancora, non dimenticare di rafforzare la caviglia con esercizi propriocettivi: la prevenzione passa anche dal tuo allenamento, oltre che dalla scarpa giusta.

In sostanza, ammortizzazione e stabilità sono i tuoi alleati invisibili in campo: ti permettono di giocare duro restando protetto. Non sottovalutare queste caratteristiche al momento dell’acquisto, perché una scarpa performante è quella che lavora per te, attenuando gli impatti e sostenendo ogni tuo movimento.

4. Guida alle taglie: scegli la misura giusta

Indossare la scarpa della taglia corretta è importante quanto scegliere il modello giusto.

Una misura sbagliata può rovinare l’esperienza di gioco: scarpe troppo strette causano fastidi, unghie nere o vesciche; scarpe troppo grandi non bloccano bene il piede e possono portare a scivolamenti interni e perdita di stabilità. Ecco alcuni consigli per trovare la calzata ideale:

  • Prova con i calzini da gioco: quando misuri un paio di scarpe da basket, indossa i calzettoni spessi che utilizzi in partita. Questo ti darà la percezione esatta dello spazio interno. I calzini tecnici da basket sono più spessi e imbottiti, quindi la scarpa deve tenerne conto.

  • Spazio in punta: a fine prova, controlla che ci sia un leggero spazio libero davanti alle dita. Generalmente si consiglia circa mezzo centimetro (grossomodo lo spessore di un dito). Questo margine serve a compensare il gonfiore del piede durante l’attività intensa e a evitare che le dita sbattano continuamente contro la punta della scarpa nelle frenate brusche.

  • Tallone bloccato: assicurati che il tallone sia ben fermo nella conchiglia posteriore. Se, camminando o facendo un piccolo salto, senti il tallone sollevarsi e “uscire” dalla scarpa, la calzata non va bene – rischieresti vesciche e poca stabilità. L’allacciatura e la forma del collarino dovrebbero tenere il piede saldo senza però creare punti di pressione dolorosi sul collo del piede.

  • Meglio un filo abbondante: se sei indeciso tra due misure, in molti casi è preferibile optare per quella leggermente più abbondante. Nel basket il piede tende a dilatarsi giocando, e lo spazio extra ti garantisce comfort anche nel quarto quarto. Ricorda che potrai regolare la calzata stringendo bene i lacci, mentre una scarpa eccessivamente stretta non si può “allargare” a piacimento.

  • Prova in movimento: in negozio, non esitare a fare qualche movimento di prova: un palleggio a terra, un salto verticale, uno scatto frontale o laterale. Ti aiuterà a capire se la scarpa si comporta bene quando ti muovi. Una scarpa può sembrare comoda stando fermi, ma è durante i movimenti da basket che rivelerà eventuali difetti di calzata.

Prendersi il tempo per trovare la taglia giusta paga sempre. Le scarpe da basket spesso calzano in modo diverso rispetto alle scarpe casual o ad altri tipi di scarpe sportive, quindi non dare per scontato il tuo numero: verifica sempre! Una volta trovata la misura ideale (anche mezzo numero in più, se necessario per i calzini spessi), avrai la certezza di poter giocare a lungo senza distrazioni o fastidi ai piedi.

5. I modelli di punta del 2025/26: Nike, Adidas e Under Armour

Ogni anno i grandi marchi introducono novità e aggiornamenti nei loro modelli di scarpe da basket.

La stagione 2025/26 non fa eccezione, con diverse scarpe top di gamma pronte a conquistare il campo. Ecco alcuni modelli di riferimento dei principali brand – Nike, Adidas e Under Armour – disponibili in negozio, che vale la pena considerare se cerchi il meglio in fatto di prestazioni:

  • Nike: la casa dello Swoosh offre sia scarpe iconiche per giocatori potenti sia modelli agili per playmaker. Ad esempio: Nike LeBron 21 (o la nuova LeBron 22) è un high-top robusto con ammortizzazione avanzata React+Zoom Air e supporto eccellente, ideale per chi cerca massima protezione e comfort senza rinunciare alla reattività. Sul versante opposto, Nike propone scarpe più leggere e basse come la Giannis Immortality/Zoom Freak (linea dedicata a Giannis Antetokounmpo): una low-top reattiva che bilancia velocità e stabilità, pensata per movimenti esplosivi e continui cambi di ritmo. Senza dimenticare le ultime uscite della linea Air Jordan – ad esempio i modelli firmati da Zion Williamson o Luka Dončić – che combinano stile e prestazioni, con tecnologie di punta per il gioco moderno.

  • Adidas: il brand tedesco continua a innovare mescolando reattività e comfort. La Adidas Dame 8 (ispirata a Damian Lillard) e la nuova Dame 9 sono scarpe pensate per giocatori rapidi e potenti allo stesso tempo: utilizzano la tecnologia Lightstrike per un’ammortizzazione leggera e reattiva, mentre il taglio mid offre libertà di movimento con un discreto supporto. Per chi cerca stabilità nei cambi di direzione, spicca la Adidas Harden Vol. 7 (di James Harden), con suola ampia a spina di pesce e un ottimo contenimento del piede, perfetta per le guardie che amano i repentini step-back. Da citare anche la serie Don Issue di Donovan Mitchell, arrivata al numero 5/6: un modello ad alta trazione e con ottimo supporto laterale, ideale per chi punta su atletismo e gioco a tutto campo.

  • Under Armour: negli ultimi anni UA si è fatta strada nel basket soprattutto grazie alla linea di Steph Curry. Le Under Armour Curry Flow (giunte intorno al modello Curry 11-12) rappresentano la filosofia di Curry in campo: leggerezza, agilità e grip. Queste scarpe low-top eliminano la classica suola in gomma a favore dell’innovativa UA Flow, una schiuma unica che funge sia da ammortizzazione sia da suola, garantendo un grip eccezionale pur riducendo il peso. Il risultato è una scarpa ultra-leggera che ti fa sentire incollato al parquet anche nei crossover più spinti. Oltre alla signature di Curry, Under Armour propone modelli come la UA Spawn e la UA Lockdown, spesso scelte da giocatori emergenti per l’ottimo rapporto qualità-prezzo e il focus sul supporto a caviglia e la durata, adatte anche per partite outdoor.

Naturalmente, oltre a questi, esistono molti altri modelli validissimi (da Puma a New Balance, fino alle proposte di brand italiani come Diadora). L’importante è capire quali caratteristiche ti servono davvero in base al tuo gioco e poi orientarti su un modello che le soddisfi. Nel nostro shop selezioniamo le migliori scarpe basket 2025 dei vari marchi, così puoi trovare facilmente la scarpa giusta senza perderti tra decine di opzioni.

6. Inizio stagione: l’occasione giusta per migliorare

L’autunno, quando riparte il campionato, non è solo un nuovo inizio: è il momento ideale per riflettere sulle abitudini della scorsa stagione e apportare miglioramenti.

Se l’anno scorso hai avuto dolori ricorrenti ai piedi o alle ginocchia, oppure se le tue scarpe non ti convincevano del tutto – magari scivolavi troppo, sentivi poca ammortizzazione, o avevi spesso le caviglie doloranti – questa è l’occasione perfetta per cambiare passo.

Rinnovare le tue scarpe da basket con un modello più adatto può fare una grande differenza nel lungo termine. Ad esempio, se ti sei accorto che le tue vecchie scarpe erano troppo rigide o poco reattive al salto, orientati verso un modello con ammortizzazione più elastica che ti dia quello spring in più verso il canestro. Se invece ti sei slogato una caviglia o avevi la costante paura di farlo, passa magari a un modello mid/high-top con supporti migliori, così da giocare con più tranquillità mentale. E ricorda che anche le scarpe migliori vanno sostituite regolarmente: dopo tante ore di gioco, le intersuole perdono efficacia e le suole si consumano, riducendo grip e protezione.

Piccoli accorgimenti come questi, ad inizio stagione, ti aiuteranno a prevenire problemi e a dare il massimo. Inoltre, è buona pratica dedicare un po’ di tempo a rodare le scarpe nuove: indossale in allenamento o in qualche sessione di tiro prima di usarle in partite ufficiali. In questo modo la tomaia si adatta al piede e tu prendi confidenza con la calzata, riducendo il rischio di vesciche o indolenzimenti iniziali.

La stagione si costruisce da ora. La pallacanestro è uno sport che richiede testa, cuore e… i piedi ben saldi. Se vuoi dare il massimo quest’anno, prepara tutto nei minimi dettagli fin da subito, a partire proprio dalle tue scarpe. Scegli l’attrezzatura giusta, ascolta il tuo corpo e cura anche i dettagli che possono sembrare minori – vedrai che in campo la differenza si sente eccome.

Hai bisogno di un consiglio per le tue nuove scarpe da basket (o altri articoli tecnici)? Passa in negozio o contattaci: il team RGM Sport è qui per aiutarti a preparare al meglio la tua stagione 2025/26, offrendoti competenza e assistenza nella scelta.

Buon basket a tutti e… ci vediamo sotto canestro!

Volley: pronti per la nuova stagione indoor

La nuova stagione indoor di pallavolo è alle porte. Dopo la pausa estiva, è tempo di rimettersi in forma, sistemare l’attrezzatura e tornare in palestra con le idee chiare. Che tu giochi in una squadra amatoriale o in un campionato giovanile, partire con il piede giusto è fondamentale.

In questo articolo ti guideremo alla preparazione ideale per il rientro in campo: dalla scelta delle scarpe da volley, all’abbigliamento tecnico, fino alle protezioni e ai consigli per prevenire infortuni.
Perché chi si allena bene, gioca meglio.

 

1. Scarpe da volley: aderenza, stabilità e leggerezza

Le scarpe da pallavolo non sono tutte uguali. Non stiamo parlando solo di estetica: ogni modello ha caratteristiche specifiche pensate per migliorare la tua performance in campo. Ecco le tre qualità da cercare:

  • Aderenza: il parquet delle palestre può diventare scivoloso, soprattutto con l’umidità o dopo ore di gioco. Una suola in gomma ad alta trazione ti permette di muoverti in sicurezza in ogni direzione.
  • Stabilità: nelle azioni di muro o ricezione, il piede dev’essere ben fermo a terra. I migliori modelli offrono supporto laterale per evitare torsioni o scivolamenti.
  • Ammortizzazione: salti e ricadute sono continui. Una buona intersuola (come il Gel di Asics o il Bounce di Adidas) riduce l’impatto sulle articolazioni, proteggendo ginocchia e schiena.

Se stai cercando un nuovo paio per iniziare la stagione, guarda i modelli disponibili su RGM Sport – Scarpe Volley

 

2. Abbigliamento tecnico indoor: comfort e traspirazione

Giocare indoor significa sudare, tanto. Per questo è essenziale indossare abbigliamento sportivo traspirante che ti aiuti a mantenere la temperatura corporea sotto controllo.

  • Magliette in tessuto tecnico, leggere e a rapida asciugatura
  • Pantaloncini elasticizzati con taglio ergonomico
  • Intimo tecnico anti-sfregamento, soprattutto per chi si allena più volte a settimana

Evita il cotone: si impregna di sudore e peggiora la sensazione di calore.
Un consiglio: portati sempre un cambio da usare tra allenamento e rientro a casa, così eviti colpi d’aria con i vestiti umidi.

 

3. Ginocchiere, cavigliere e protezioni: il kit di ogni pallavolista

Le ginocchiere da volley sono l’equipaggiamento simbolo di questo sport: non servono solo a proteggere in ricezione, ma a prevenire abrasioni e microtraumi nel lungo periodo. Quando scegli le ginocchiere:

  • Prova sempre la taglia giusta (troppo strette danno fastidio, troppo larghe scivolano)
  • Cerca modelli con imbottitura centrale densa, meglio se ergonomica
  • Valuta anche quelle traspiranti, ideali per allenamenti lunghi

Anche le cavigliere sono un buon investimento, soprattutto per chi ha avuto infortuni in passato. Esistono modelli elastici di supporto oppure rigidi per la vera prevenzione passiva.

E per i più scrupolosi: esistono anche fasce per polsi, bendaggi leggeri o tape specifici per le articolazioni più sollecitate. A inizio stagione, meglio prevenire che curare.

 

4. Riscaldamento e prevenzione infortuni

Il passaggio dall’estate all’intensità degli allenamenti indoor è uno dei momenti a rischio infortuni, soprattutto per chi ha rallentato durante le ferie.

Ecco una semplice routine di riscaldamento per iniziare ogni seduta in sicurezza:

  • Corsa leggera o skip sul posto (5 min)
  • Mobilità articolare: rotazioni braccia, anche, ginocchia
  • Esercizi di core attivazione: plank, bird-dog, squat lenti
  • Stretching dinamico: allungamenti controllati, no molleggi

Il tutto dovrebbe durare almeno 10-15 minuti. Non saltarlo mai, anche se hai poco tempo. Il corpo ha bisogno di adattarsi gradualmente, soprattutto dopo un’estate a ritmi più bassi.

Un consiglio extra: prima degli allenamenti più intensi, aggiungi anche 2-3 esercizi per i polpacci e per l’equilibrio. Aiutano a prevenire le distorsioni alla caviglia.

 

5. Occhio all’alimentazione e all’idratazione

Rientrare in campo significa anche riorganizzare la propria routine: pasti, idratazione, sonno. Se vuoi dare il meglio, devi curare tutto.

  • Bevi acqua durante tutto il giorno, non solo in palestra
  • Evita cibi troppo pesanti prima degli allenamenti
  • Mangia uno snack proteico o un frutto 30-60 minuti prima di giocare
  • Dopo l’allenamento, ripristina liquidi e sali minerali con frutta o yogurt

Il recupero è una parte essenziale della performance. Un atleta che dorme bene, si idrata e mangia sano è un atleta che si infortuna meno e migliora di più.

 

6. Non dimenticare l’attrezzatura da tenere nel borsone

A volte, il modo migliore per iniziare bene la stagione è essere organizzati. Ecco una lista di controllo da tenere sempre in borsa:

  • Scarpe da volley pulite
  • Ginocchiere + cavigliere
  • Cambio maglia/pantaloncino
  • Borraccia personale
  • Elastici o miniband per riscaldamento
  • Telo asciugamano / salvietta
  • Fascia o nastro per protezione articolazioni
  • Snack post-allenamento (barretta, frutta)

Essere preparati ti permette di concentrarti sull’allenamento e migliorare giorno dopo giorno.

 

7. L’inizio stagione è il momento giusto per cambiare passo

Settembre non è solo “un nuovo inizio”: è il momento in cui puoi correggere le abitudini sbagliate dell’anno passato. Se l’anno scorso avevi dolori ricorrenti, se la scarpa non ti convinceva, se sudavi troppo o ti sentivi spesso scarico… questa è l’occasione giusta per cambiare qualcosa.

Rinnovare l’attrezzatura, pianificare meglio il recupero, ascoltare il proprio corpo: sono tutte piccole scelte che fanno una grande differenza sul lungo termine.

 

8. Allenarsi anche fuori dal campo: il lavoro “invisibile” che fa la differenza

Non tutto l’allenamento avviene tra le righe del campo. Anzi, sempre più squadre — anche dilettantistiche — dedicano parte della preparazione a esercizi fuori dal campo per lavorare su:

  • Forza funzionale (core, gambe, spalle)
  • Esplosività e reattività
  • Prevenzione infortuni
  • Mobilità articolare

Bastano 2 sessioni a settimana da 30–40 minuti per costruire una base solida. Ecco qualche esempio utile per i pallavolisti:

  • Esercizi di core: plank, side plank, mountain climber
  • Salti pliometrici: squat jump, box jump, affondi esplosivi
  • Stabilità caviglia e ginocchio: esercizi su tavole propriocettive o in equilibrio
  • Rapidità: scaletta elastica (ladder drills), sprint brevi, cambi di direzione

Allenarsi con metodo anche fuori dalla palestra significa arrivare più pronti fisicamente e mentalmente, riducendo il rischio di stop forzati durante la stagione.

In più, molti di questi esercizi si possono fare a casa o all’aperto, senza grandi attrezzature. Basta poco per fare tanto.

La stagione si costruisce da ora

La pallavolo è uno sport che richiede testa, reattività e cura del dettaglio.
Se vuoi dare il massimo quest’anno, preparati bene fin da subito. Scegli l’attrezzatura giusta, ascolta il tuo corpo e prenditi cura dei piccoli aspetti.

Hai bisogno di un consiglio per scarpe, protezioni o abbigliamento? Passa in negozio o contattaci: il team RGM Sport è qui per aiutarti a preparare la tua nuova stagione indoor nel modo migliore.

Buon volley a tutti e… ci vediamo sotto rete!

Rientro in campo: l’attrezzatura da calcio per la nuova stagione

Dopo la pausa estiva, è tempo di tornare in campo. Settembre segna l’inizio di una nuova stagione calcistica per tantissimi giocatori dilettanti, amatori e giovani atleti. E se gambe e fiato devono ritrovare il ritmo, anche l’attrezzatura va aggiornata, controllata e — quando serve — rinnovata.

In questo articolo ti guidiamo alla scelta dell’equipaggiamento ideale per la nuova stagione, con un occhio alla qualità, alla sicurezza e alla performance. Parliamo di scarpe da calcio, parastinchi, guanti da portiere, abbigliamento tecnico autunnale e altri accessori fondamentali per ricominciare al meglio.

1. Scarpe da calcio: la base di tutto

Se c’è un elemento su cui non puoi scendere a compromessi, sono le scarpe. La scelta dei tacchetti giusti fa una differenza enorme, sia in termini di performance che di prevenzione infortuni.

Oggi sul mercato esistono tantissime varianti, ognuna con una sigla diversa. Ecco una guida per capire a cosa corrispondono e scegliere il modello giusto per il tipo di terreno su cui giochi più spesso.

FG – Firm Ground

Scarpe per campi in erba naturale compatta o sintetico moderno.
Tacchetti fissi in plastica, perfetti per allenamenti e partite su campi asciutti e ben drenati.
✔ Scelta versatile, ideale per la maggior parte dei dilettanti.

SG – Soft Ground

Scarpe per campi morbidi o fangosi.
Tacchetti intercambiabili in metallo o alluminio, spesso più lunghi.
✔ Ottime per l’autunno e per campi non drenati o umidi.

AG – Artificial Ground

Progettate per campi sintetici di vecchia generazione (più abrasivi).
Tacchetti più corti e numerosi, per distribuire il peso ed evitare traumi.
✔ Se giochi solo su sintetico “vecchio tipo”, sono la scelta più protettiva.

MG – Multi Ground / FG/MG

Modelli ibridi adatti sia a erba naturale compatta che a sintetico moderno.
Un ottimo compromesso per chi si allena su più superfici.
✔ Se giochi su campi misti e non vuoi due paia, questa è l’opzione smart.

TF – Turf

Scarpe da calcio per campi in erba sintetica molto bassa, oppure per superfici dure come cemento o terra battuta.
La suola è a micro-tacchetti ravvicinati, perfetta anche per l’allenamento leggero.
✔ Ottime anche per allenatori, preparatori o partite informali su terreni duri.

LL – Laceless FG

Scarpe senza lacci, ma con suola FG.
Stesse caratteristiche delle FG, ma con una calzata a “calzino” per massimizzare il contatto palla.
✔ Perfette per chi cerca comfort + controllo e ha una calzata precisa.

Altri acronimi che potresti trovare

  • IC: Indoor Court – per calcetto indoor o parquet.
  • HG: Hard Ground – per terreni molto duri (poco usate in Italia).
  • FG/AG: Altro modello ibrido, simile all’FG/MG.

Il consiglio definitivo?

Tieni sempre almeno due paia:

  • uno FG/MG per i campi standard,
  • uno SG per quando piove o il campo è fangoso.

In questo modo sei sempre pronto a ogni condizione, eviti scivoloni o dolori e ti alleni meglio tutto l’anno.

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2. Parastinchi: meglio omologati e anatomici

Spesso sottovalutati, i parastinchi sono invece un accessorio indispensabile. E non solo per regolamento: riducono notevolmente il rischio di traumi e contusioni.

Per la stagione 2025/26 ti consigliamo di scegliere:

  • Modelli con certificazione CE
  • Forma anatomica, che si adatta alla tibia
  • Interno in schiuma EVA o materiale ammortizzante
  • Con o senza calza/compressione, a seconda della tua comodità

Evita modelli troppo economici o rigidi, che possono essere fastidiosi o addirittura pericolosi in caso di contrasti violenti.

 

3. Guanti da portiere: grip, taglio e imbottitura

Per i numeri 1, i guanti non sono un accessorio: sono uno strumento di lavoro. E ogni portiere sa quanto il modello giusto possa fare la differenza tra una parata e un gol subito.

I fattori da considerare:

  • Tipo di taglio: negativo (più aderente), flat (più classico), ibrido (misto)
  • Grip: meglio un lattice ad alta aderenza per partita, uno più resistente per allenamento
  • Chiusura: cinturino avvolgente o elasticizzato
  • Protezione: presenza o meno delle stecche salva-dita (utile per chi ha avuto infortuni)

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4. Abbigliamento tecnico per l’autunno

A settembre e ottobre le temperature iniziano a calare, soprattutto nelle sessioni serali o mattutine. Ecco cosa non deve mancare nel tuo kit di inizio stagione:

  • Maglie termiche a manica lunga
  • Pantaloni tecnici da riscaldamento
  • Felpe con zip o smanicati per il pre-partita
  • Giacche impermeabili leggere (soprattutto se ti alleni all’aperto)

Scegli sempre materiali traspiranti, leggeri ma isolanti, e vestibilità che ti permetta di muoverti liberamente. Il comfort termico fa la differenza in campo, specialmente nei primi mesi.

 

5. Zaini, borse e accessori

Oltre all’equipaggiamento da indossare, ricordati dell’organizzazione: avere uno zaino o una borsa ben strutturata ti aiuta a tenere tutto in ordine.

Cosa cercare:

  • Zaini con scomparto scarpe separato
  • Borse con tasca termica per borraccia
  • Telo o cambio di emergenza
  • Borraccia personale, indispensabile in allenamento

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6. Pre-season: l’importanza del “richiamo atletico”

Non basta avere l’equipaggiamento giusto: serve anche rientrare gradualmente in forma.

Agosto e settembre sono mesi di “richiamo” atletico: corse leggere, esercizi di fondo, potenziamento graduale, lavoro con il pallone. L’obiettivo non è arrivare subito al top, ma evitare infortuni e recuperare ritmo in sicurezza.

Molti team organizzano amichevoli, ritiri brevi o sessioni di potenziamento: avere il materiale giusto ti aiuta a viverle con più efficacia (e meno dolori).

 

7. La check-list definitiva: cosa controllare prima del rientro

Per evitare corse dell’ultimo minuto o dimenticanze imbarazzanti, ecco una check-list completa dell’attrezzatura da calcio da avere pronta prima dell’inizio della stagione.

  • Scarpe da calcio (FG e/o SG, in base al campo)
  • Parastinchi omologati con fascia o calza
  • Calzettoni tecnici di ricambio (almeno 2-3 paia)
  • Maglia da allenamento + maglia termica
  • Pantaloncini e pantaloni lunghi tecnici
  • Guanti da portiere (se giochi in porta) con ricambio per l’allenamento
  • Zaino o borsa sportiva capiente e con scomparti
  • Felpa o smanicato per il pre-partita
  • Borraccia personale
  • Cuffie, elastici, tape, fascia per capelli (se li usi in partita)
  • Telo per la doccia + cambio completo

Preparare tutto in anticipo ti permette di iniziare la stagione senza stress, con la testa solo sul pallone.

 

8. Genitori e giovani atleti: una guida per scegliere bene

Per i ragazzi delle scuole calcio o settori giovanili, il rientro in campo è un momento speciale. Spesso però è anche il più complicato per le famiglie, tra materiali scolastici e attrezzature sportive da acquistare.

Ecco alcuni consigli pensati proprio per genitori e giovani calciatori:

Scarpe: scegli modelli che offrano un buon compromesso tra qualità e durata. I piedi crescono in fretta, ma non risparmiare troppo su comfort e sicurezza.

Parastinchi: meglio anatomici e con elastici regolabili. I bambini si muovono molto: devono essere stabili, comodi e sicuri.

Abbigliamento: punta su materiali resistenti e lavabili facilmente. Gli allenamenti sono frequenti e intensi.

Zaino scuola + sport: se il bimbo fa sport subito dopo le lezioni, valuta uno zaino unico ma ben organizzato, che possa contenere anche il necessario per l’allenamento.

Agenda e orari: crea una routine. Gli allenamenti devono essere un piacere, non una corsa quotidiana.

Una stagione comoda, ben organizzata e con il giusto equipaggiamento… è una stagione che parte col piede giusto.

Che tu giochi in una squadra amatoriale, in un campionato dilettantistico o che tuo figlio faccia parte di una scuola calcio.

RGM Sport è al tuo fianco per consigliarti l’equipaggiamento ideale: passaci a trovare in negozio oppure esplora lo shop online per prepararti al meglio alla nuova stagione.

Riparti in campo con grinta, passione e la giusta attrezzatura.

In vacanza ma in forma: 5 attività sportive da fare in ferie

Le ferie estive sono fatte per rilassarsi, staccare la spina, godersi il mare o la montagna. Ma chi ha lo sport nel DNA lo sa: tenersi in forma anche in vacanza è il modo migliore per stare bene, fisicamente e mentalmente.

Non serve seguire schemi rigidi o allenamenti duri: basta restare attivi con attività leggere, divertenti e alla portata di tutti. In questo articolo ti suggeriamo 5 sport perfetti da fare in vacanza, con consigli sull’attrezzatura minima e qualche spunto extra per non perdere il ritmo… nemmeno sotto l’ombrellone.

 

1. Corsa al mattino presto (meglio se sul mare)

Correre all’alba, quando la spiaggia è ancora deserta e l’aria è fresca, è uno dei piaceri più sottovalutati dell’estate. Non serve macinare chilometri: bastano 20–30 minuti di corsa leggera per mantenere attivo il metabolismo e iniziare la giornata col piede giusto.

Consigli tecnici:

  • Scarpe da running leggere e traspiranti come queste 
  • Calze tecniche per evitare vesciche 
  • T-shirt traspirante e cappellino tecnico con visiera 

Pro tip: porta sempre con te una borraccia o bevi prima e dopo. E se ti alleni in spiaggia, preferisci tratti compatti (vicino alla riva) per evitare sovraccarichi alle articolazioni.

 

2. Beach volley: sport + divertimento

Il beach volley è lo sport estivo per eccellenza. Unisce resistenza, reattività, coordinazione e socialità. Bastano una rete, un pallone e un gruppo di amici.

Perché provarlo:

  • Alleni gambe e core senza accorgertene 
  • Ti abbronzi in movimento 
  • È perfetto anche per allenare i riflessi e la rapidità 

Attrezzatura minima consigliata:

  • Pallone gonfiabile da beach volley 
  • Scarpe leggere o a piedi nudi (in base al campo) 
  • Protezione solare SPF 30+ 
  • Abbigliamento sportivo fresco e comodo 

3. Nuoto e giochi in acqua

Il nuoto è una delle attività più complete in assoluto, ma in vacanza non devi nuotare a stile libero per mezz’ora! Anche solo nuotare a ritmo libero, fare giochi in acqua, nuotare controcorrente o camminare nell’acqua bassa ti permette di bruciare calorie e migliorare tono muscolare, soprattutto per addome e gambe.

Ideale per chi:

  • Soffre il caldo 
  • Ha problemi alle articolazioni 
  • Vuole allenarsi senza sentirsi “allenato” 

Se hai bambini, coinvolgili in giochi acquatici: palla, tuffi, sfide a tempo. Fare sport divertendosi è il segreto della costanza.

 

4. Padel o tennis al tramonto

Uno sport tecnico, divertente e perfetto anche per l’estate: il padel. I campi sono ormai ovunque, anche nei villaggi turistici. Giocare in doppio al tramonto è un modo stimolante per allenarsi senza patire troppo il caldo.

Cosa portare:

  • Racchetta e palline (alcune strutture le noleggiano) 
  • Scarpe da padel con buona aderenza vedi modelli qui 
  • Polsini e fascia frontale per il sudore 
  • Bottiglia d’acqua a portata di mano 

Se il padel non ti appassiona, il tennis è una valida alternativa (preferibilmente su terra battuta o sintetico, non cemento).

 

5. Escursioni e camminate attive

La vacanza è il momento ideale per riscoprire il piacere del camminare. Un’escursione in montagna, una passeggiata lungo un sentiero costiero o anche solo 5.000–7.000 passi al giorno esplorando la città sono ottimi modi per stimolare il corpo e rilassare la mente.

Consigli pratici:

  • Scarpe comode (anche leggere da trail urbano) 
  • Zaino con acqua, snack, crema solare e cappellino 
  • Abbigliamento leggero e a strati 

Prova a tracciare i passi con uno smartwatch o app dedicata: vedrai come camminare diventa una sfida con te stesso!

 

Quale attrezzatura portare in valigia?

Se ami allenarti anche in vacanza, un piccolo kit sportivo può fare la differenza. Bastano pochi oggetti per allenarsi ovunque, senza stravolgere la valigia.

Ecco una check-list smart:

  • Scarpe running leggere e pieghevoli 
  • Maglie e pantaloncini tecnici in tessuto traspirante 
  • Mini elastici per il corpo libero (resistance bands) 
  • Corda per saltare (leggera e salva spazio) 
  • Cappellino con visiera + borraccia riutilizzabile 
  • Pallone da beach volley gonfiabile o sgonfiabile 

Con questo equipaggiamento puoi correre, fare corpo libero, stretching, giocare, allenarti ovunque. Non servono pesi o strumenti complicati: basta un po’ di costanza.

 

Idee per una mini-routine da 20 minuti

Hai poco tempo o non vuoi “rubare” troppo spazio alle vacanze? Prova una routine da 20 minuti a corpo libero da fare in terrazza, in pineta o in camera:

Routine consigliata:

  • 5 min di riscaldamento (saltelli, corsetta sul posto, mobilità articolare) 
  • 10 min di circuito (3 giri): 
    • 15 squat 
    • 10 push-up 
    • 20 mountain climber 
    • 15 crunch 
    • 10 affondi per gamba 
  • 5 min di stretching (schiena, gambe, braccia) 

Pochi minuti al giorno per restare attivo anche in ferie. Puoi personalizzarla, coinvolgere un amico, o farla come risveglio muscolare prima di andare al mare.

 

Attività da evitare o attenzioni speciali

Allenarsi in vacanza sì, ma con intelligenza. Ecco alcuni errori da non commettere:

Allenarsi nelle ore centrali (11–17): il rischio colpi di calore è alto.
Esercizi su sabbia o rocce senza scarpe adeguate: potresti avere distorsioni.
Allenamenti troppo intensi con clima torrido: meglio breve e frequente.
Allenarsi a stomaco pieno: lascia almeno 90 minuti dopo un pasto abbondante.
Sottovalutare la protezione solare: anche in orari non sospetti (es. 18:00), i raggi UV agiscono.

 

Come motivarsi ad allenarsi in vacanza

Lo sappiamo: quando sei in ferie, la voglia di fare sport può calare. Ma con qualche trucco puoi mantenere la motivazione senza sforzi:

Allena la costanza, non l’intensità: bastano 3 sessioni a settimana
Scegli attività che ti divertono (giocare, nuotare, esplorare)
Fissa obiettivi minimi: ad esempio “camminare almeno 7.000 passi”
Coinvolgi partner o amici: allenarsi in compagnia è più facile
Condividi i tuoi progressi sui social o in una community

L’importante è non avere un approccio tutto-o-niente: qualche allenamento è meglio di zero allenamenti.


Le vacanze possono essere un’occasione per vivere lo sport in modo diverso. Con un ritmo più leggero, puoi restare attivo, migliorare il tuo benessere e prepararti alla nuova stagione sportiva con energia.

Che tu sia al mare, in montagna o in città, le occasioni per muoverti non mancano. E se hai con te l’attrezzatura giusta — come scarpe tecniche, maglie traspiranti, zaini leggeri o accessori da gioco — tutto diventa più facile e piacevole.

Allenati, divertiti e ricaricati. L’estate è il momento perfetto per farlo, a modo tuo.

Preparazione precampionato: in forma per la nuova stagione

Agosto non è solo il mese delle ferie. Per chi gioca a calcio o a pallavolo, è anche il momento giusto per riprendere gradualmente l’attività fisica, soprattutto se si vuole arrivare preparati agli allenamenti ufficiali di settembre.

La preparazione precampionato è una fase fondamentale per riattivare il corpo, prevenire infortuni e farsi trovare pronti per la nuova stagione. Non serve allenarsi come professionisti, ma serve farlo con criterio: in questo articolo vediamo come strutturare un buon richiamo atletico per amatori e dilettanti, con consigli pratici e mirati anche sul controllo dell’attrezzatura.

1. Perché serve una fase di pre-season

Dopo una pausa estiva — lunga o breve che sia — il corpo perde tonicità, resistenza e reattività. Riprendere bruscamente con allenamenti intensi può portare a stiramenti, dolori articolari o affaticamenti muscolari.

Ecco perché agosto è perfetto per una ripartenza soft ma mirata, che favorisca:

  • il recupero della condizione atletica generale
  • la prevenzione degli infortuni
  • il riadattamento al gesto sportivo
  • la familiarità con il pallone e gli attrezzi

Bastano 2–3 allenamenti a settimana per tornare in forma in modo intelligente.

2. Allenamenti di fondo: rimettere benzina nel motore

La prima fase della preparazione precampionato deve puntare su un elemento fondamentale, spesso trascurato: la resistenza di base. È la benzina del tuo motore atletico. Senza fiato, anche il miglior controllo palla o la tecnica perfetta non bastano. Agosto è il momento ideale per ricostruire questo “serbatoio”, dopo settimane o mesi di stop.

No, non serve macinare chilometri come un maratoneta. L’obiettivo non è diventare un fondista, ma riattivare cuore, polmoni e gambe in modo progressivo e intelligente.

Ecco tre modalità efficaci da alternare:

  • Corsa lenta e costante (30–40 minuti): scegli un passo comodo, che ti permetta di parlare senza affanno. Questo stimola l’apparato cardiocircolatorio senza affaticare troppo muscoli e articolazioni.
  • Camminata veloce in salita: se hai una zona collinare vicino casa o un tapis roulant inclinabile, sfruttalo. Aumentare la pendenza stimola gambe e glutei, migliorando la forza resistente senza impatti traumatici.
  • Bici o cyclette a resistenza media (40–50 minuti): perfetta per chi preferisce un’attività più soft, ma comunque efficace. La pedalata costante sviluppa fiato, preserva le ginocchia e aiuta a sciogliere gambe rigide.

Frequenza consigliata

Per un atleta amatoriale che riprende gradualmente, la settimana tipo potrebbe essere così:

  • Lunedì: corsa lenta (30 minuti)
  • Mercoledì: bici o cyclette (45 minuti)
  • Venerdì o sabato: camminata in salita (40 minuti)

Questa routine può essere mantenuta per 1–2 settimane, come base del lavoro aerobico. A settembre potrai passare a esercizi più specifici, come scatti, cambi di direzione, balzi, o allenamenti con palla ad alta intensità.

Bonus tip: non correre a stomaco vuoto

Molti approfittano delle ore più fresche del mattino per allenarsi, ma attenzione a non uscire completamente a digiuno. Una piccola colazione leggera (come un frutto + 1 fetta di pane integrale con marmellata) può fare la differenza, dandoti l’energia necessaria per sostenere l’attività senza appesantire.

3. Richiamo atletico: scatti, balzi e rapidità

Una volta riattivata la resistenza, è tempo di introdurre esercizi di potenza, reattività e cambi di ritmo. Queste componenti sono fondamentali per sport esplosivi come calcio e volley.

Ecco una micro-scheda tipo per 30 minuti:

  • 3×10 metri sprint con partenza da fermo
  • 3×20 salti su un gradino o box basso
  • 4×10 metri cambi di direzione rapidi
  • 2×5 minuti di andature (skip, calciata, corsa laterale)

Puoi eseguire tutto su un campetto, al parco o anche in palestra. L’importante è l’intensità: poco, ma fatto bene.

4. Riprendere confidenza con il pallone

Dopo la parte fisica, è ora di rimettere i piedi (o le mani) sul pallone. Inutile puntare subito alla partitella: meglio allenamenti tecnici leggeri per risvegliare la sensibilità e ridurre il rischio di contratture.

Per il calcio:

Stop, passaggi, tiri leggeri a muro o con un amico
Slalom tra coni con la palla
Dribbling a ritmo blando su percorso segnato

Per la pallavolo:

Palleggi singoli a muro
Bagher su superficie morbida
Lanci e ricezioni in movimento controllato

Bastano 15-20 minuti a sessione, magari alla fine della parte atletica. L’obiettivo è solo riscoprire il gesto tecnico, senza stressare articolazioni o muscoli.

5. Stretching e mobilità: mai saltarli

Ogni seduta, anche la più leggera, va chiusa con una fase di defaticamento e stretching. È in questa fase che si migliora la mobilità, si recupera più velocemente e si riduce la possibilità di infortunarsi.

Focus su:

Quadricipiti e flessori
Polpacci e caviglie
Schiena e zona lombare
Spalle e braccia (soprattutto per i pallavolisti)

Una routine semplice ma costante migliora postura, equilibrio e percezione del proprio corpo. Bastano 10 minuti.

6. L’attrezzatura: controlla tutto prima di ricominciare

Agosto è il momento ideale anche per fare un check completo del materiale sportivo. Entrare in campo a settembre con scarpe usurate, parastinchi rotti o magliette poco traspiranti non è il massimo.

Cosa controllare:

Scarpe da calcio o volley: la suola è integra? I tacchetti sono consumati? La tomaia è rigida o troppo morbida?

Guanti da portiere: hanno ancora grip? Il lattice è usurato?

Parastinchi, ginocchiere, cavigliere: sono ben aderenti? Offrono protezione o sono da cambiare?

Abbigliamento tecnico: traspirante, leggero, comodo?

Zaino o borsa sportiva: hai tutto pronto per gli allenamenti?

Borraccia personale: fondamentale per l’idratazione, anche nei campi senza fontanella

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7. Quando iniziare? Subito!

Non serve aspettare l’inizio degli allenamenti ufficiali per rimettersi in moto. Anche con 2 settimane di preparazione personale ad agosto, il tuo corpo affronterà molto meglio le prime settimane di carico.

Puoi iniziare con:

Settimana 1 → 2 allenamenti fondo + 1 circuito base
Settimana 2 → 1 allenamento fondo + 2 tecnici + stretching
Settimana 3 → 2 atletici + 2 tecnici + 1 partita amichevole soft

Il ritmo dipende dai tuoi impegni, ma costanza e gradualità fanno la differenza.

8. Checklist precampionato: pronto a ripartire?

Per rendere tutto ancora più semplice, ecco una mini-checklist da tenere a portata di mano. Puoi salvarla, stamparla o semplicemente usarla come promemoria mentale:

✅ Ho verificato le scarpe da gioco e ne ho almeno un paio in buone condizioni?
✅ Ho controllato parastinchi, ginocchiere, cavigliere, e sono in buono stato?
✅ Ho una maglia tecnica leggera e traspirante per ogni sessione?
✅ Ho una borraccia personale da portare sempre con me?
✅ Ho pianificato 2–3 allenamenti a settimana con intensità crescente?
✅ Ho ripreso confidenza con il pallone, anche solo a casa o al parco?
✅ Ho inserito stretching e mobilità alla fine di ogni seduta?
✅ Ho fissato un obiettivo semplice: costanza prima della prestazione?

Ripartire è già vincere

Non servono grandi numeri o tabelle complicate. Il vero vantaggio è farsi trovare pronti, fisicamente e mentalmente, quando gli allenamenti riprenderanno.

La preparazione precampionato è un gesto di rispetto verso il tuo sport, la tua squadra e soprattutto verso te stesso.

Che sia una corsa al mattino, un palleggio con un amico o una sessione in solitaria, ogni allenamento di agosto è un mattone in più per la tua stagione.

Fallo bene. Fallo con testa. Fallo con passione.

Allenarsi in estate: come tenersi in forma con il caldo

Allenarsi in estate può sembrare una sfida, ma con le giuste strategie diventa un’opportunità per mantenersi attivi anche nei mesi più caldi dell’anno. Il caldo, l’umidità e il sole a picco sono fattori che mettono a dura prova la resistenza del corpo, ma non devono diventare un ostacolo alla tua routine sportiva. Anzi: saper gestire questi elementi ti permette di allenarti in sicurezza, senza compromettere la salute.

In questo articolo ti daremo consigli concreti su come adattare i tuoi allenamenti estivi per continuare a migliorare le performance con intelligenza. Parleremo di orari, idratazione, abbigliamento tecnico e molto altro. Pronto a sudare bene, non male?

1. Scegli l’orario giusto (e costante)

La prima regola d’oro dell’allenamento estivo è semplice: evita le ore più calde, in particolare tra le 11:00 e le 17:00. Il momento ideale per allenarsi all’aperto è la mattina presto, quando la temperatura è ancora accettabile e il corpo può sfruttare l’energia della notte. In alternativa, anche la sera, dopo il tramonto, è un buon momento per sessioni leggere o di mantenimento.

Allenarsi sempre alla stessa ora, anche d’estate, aiuta il corpo ad adattarsi meglio e mantiene alta la motivazione. Se sai che alle 7 del mattino devi uscire a correre, il tuo metabolismo sarà già pronto a supportarti. Non sottovalutare questo effetto!

2. Idratazione: prima, durante e dopo

Bere acqua è fondamentale sempre, ma in estate diventa il primo strumento per proteggerti dal caldo. L’errore più comune è aspettare di avere sete per bere: in realtà, la sete è già un segnale di disidratazione in corso.

Ecco un piccolo schema utile:

  • 1h prima dell’allenamento: bevi circa 500ml d’acqua
  • Durante l’attività: bevi a piccoli sorsi ogni 15–20 minuti, anche se non senti sete
  • Dopo l’allenamento: reintegra i liquidi persi, magari con una bevanda isotonica se hai sudato molto

Attenzione anche alla qualità dell’acqua: se sudi molto, potresti perdere sali minerali importanti (sodio, potassio, magnesio). In questi casi può essere utile integrare con prodotti specifici, soprattutto se fai sport di resistenza (corsa, bici, calcio).

3. Riduci l’intensità e ascolta il corpo

In estate, non è il momento di battere i tuoi record personali. Le alte temperature aumentano il carico sul sistema cardiovascolare, e forzare troppo può portare a crampi, cali di pressione o colpi di calore.

Meglio puntare su sessioni più brevi ma costanti, con ritmo controllato. Se ti alleni a ritmi più leggeri ma mantieni la regolarità, eviti lo stress e tieni comunque allenato il corpo.

Un buon approccio? Allenamenti a circuito, oppure 20–30 minuti di corsa leggera alternata a esercizi di forza o core in ombra.

4. Ascolta i segnali: il caldo si rispetta

Uno dei consigli meno considerati ma più utili: ascolta i segnali del tuo corpo. Se senti la testa pesante, confusione, pelle troppo secca o sudorazione assente, fermati subito. Il rischio di disidratazione grave o colpo di calore è concreto e non va mai sottovalutato.

Allenarsi in estate è una sfida di intelligenza, non solo di muscoli. Imparare a rallentare quando serve è parte della crescita sportiva.

Finora abbiamo parlato di orari, idratazione e ascolto del corpo. Adesso entriamo ancora più nel pratico: dall’abbigliamento tecnico agli errori da evitare, fino ai consigli su cosa fare dopo l’allenamento per recuperare meglio.

Allenarsi in estate non significa “resistere a tutti i costi”, ma trovare un modo per mantenere la costanza anche nei mesi più duri. Chi riesce ad allenarsi bene tra luglio e agosto, a settembre riparte più forte.

5. Scegli l’abbigliamento giusto: tecnico, leggero, traspirante

In estate non puoi permetterti di vestirti “a caso”. L’abbigliamento sportivo giusto fa una differenza enorme nella qualità e sicurezza dell’allenamento.
Il consiglio è uno solo: scegli capi tecnici.

Cerca magliette in tessuto tecnico traspirante (come il Dri-FIT di Nike, o il Climalite di Adidas), pantaloncini leggeri con cuciture piatte, e calze traspiranti che aiutino la circolazione ed evitino vesciche. Il cotone? Solo per il post-allenamento.

Meglio evitare colori scuri e materiali pesanti: trattengono il calore e rallentano la traspirazione. Punta su colori chiari, tessuti a rapida asciugatura e con ventilazione nelle zone critiche (ascelle, schiena, fianchi).

6. Non dimenticare la protezione solare (sì, anche se corri all’alba)

Sottovalutare il sole è uno degli errori più comuni. Anche se ti alleni presto o tardi, i raggi UV sono sempre presenti.
Per questo è importante applicare una crema solare sportiva SPF 30 o superiore, resistente al sudore e all’acqua, almeno 15 minuti prima dell’allenamento.

Le zone più esposte? Collo, orecchie, naso, braccia. Se ti alleni a torso nudo, ricordati anche la schiena e le spalle.
Se usi un cappellino (consigliato), scegline uno traspirante, leggero e con visiera: protegge anche gli occhi e aiuta a mantenere la testa fresca.

7. Il recupero è parte dell’allenamento

Allenarsi in estate vuol dire pensare anche a dopo. Una volta finita la sessione, non saltare il defaticamento, soprattutto se hai sudato molto.

Ecco qualche buona abitudine:

  • Cammina 5–10 minuti a ritmo lento per abbassare la temperatura corporea
  • Fai stretching in un luogo ombreggiato e ben ventilato
  • Bevi acqua e integra con frutta fresca o uno smoothie
  • Fai una doccia tiepida o leggermente fresca, non ghiacciata

Il recupero è anche mentale: allenarti bene e recuperare con qualità ti aiuta a mantenere motivazione anche in ferie, senza doverti “forzare”.

8. Adatta lo sport alle condizioni

Non tutti gli sport sono uguali d’estate. Ecco qualche consiglio per gestirli al meglio:

  • Running: prediligi percorsi ombreggiati, parchi, strade poco trafficate; usa scarpe ben areate e calze tecniche.
  • Calcio: idratazione prima-durante-dopo è fondamentale. Porta sempre con te una borraccia personale.
  • Volley indoor: attenzione alla ventilazione in palestra, scegli capi freschi e bevi a ogni cambio campo.
  • Padel/Tennis: preferisci campi in erba sintetica o terra battuta al posto del cemento, indossa polsini e fascia fronte per gestire il sudore.
  • Fitness & corpo libero: se ti alleni in casa o in vacanza, arieggia bene gli spazi e riduci la durata (20–30 min ben fatti bastano!).

Allenati bene, non per forza duro

Allenarsi d’estate non vuol dire strafare, ma trovare un modo intelligente e sostenibile per restare in movimento.
Non mollare tutto ad agosto: bastano piccole sessioni ben pensate per arrivare a settembre più pronto degli altri.

Sii costante, flessibile, e soprattutto: fai dello sport una buona abitudine, anche sotto il sole!

…e se vuoi acquistare della nuova attrezzatura, leggi questo articolo!

Saldi estivi: 5 consigli per acquisti sportivi intelligenti

Il 5 luglio partono ufficialmente i saldi estivi, un evento molto atteso per chiunque pratichi sport con regolarità.

Questa è l’occasione perfetta per rinnovare il tuo equipaggiamento sportivo, acquistando prodotti di alta qualità a prezzi vantaggiosi. Tuttavia, senza la giusta strategia, i saldi rischiano di portarti a scelte impulsive, non sempre utili nel lungo periodo. Per aiutarti a navigare tra le numerose offerte disponibili, abbiamo raccolto alcuni consigli preziosi da applicare prima e durante i tuoi acquisti.

Perché i saldi sportivi sono così importanti?

I saldi rappresentano una grande opportunità per acquistare articoli sportivi essenziali, come scarpe da running, abbigliamento tecnico, attrezzature per calcio, palestra, o qualsiasi altro sport tu pratichi abitualmente. Approfittare dei saldi permette di rifornire il proprio guardaroba sportivo con prodotti tecnici e durevoli che generalmente hanno un costo significativo.

Che tu sia un atleta abituale o un semplice appassionato di fitness, acquistare in modo intelligente durante questo periodo può migliorare sensibilmente la tua esperienza sportiva e garantire un risparmio importante.

1. Fai una lista dettagliata dei prodotti necessari

Prima di tutto, evita l’impulso di comprare articoli inutili o duplicati facendo una verifica dettagliata del tuo equipaggiamento attuale. Apri il tuo armadio, la tua borsa sportiva o il tuo armadietto, e controlla attentamente ogni articolo: verifica lo stato delle scarpe da running, l’usura delle maglie sportive, e la condizione degli accessori che utilizzi di frequente.

Ad esempio, se sei un appassionato di running, ricordati che una scarpa da corsa perde efficacia dopo circa 600-800 km. Se hai superato questa soglia, è il momento giusto per acquistare un nuovo paio. Considera modelli con ammortizzazione avanzata come Nike Pegasus o Asics Gel-Nimbus, progettati per assorbire al meglio gli impatti e garantire comfort su lunghe distanze.

Se invece giochi regolarmente a calcio, verifica lo stato dei tuoi scarpini: se noti una perdita di aderenza o un’usura evidente, valuta di sostituirli scegliendo un modello adatto al tipo di terreno sul quale giochi abitualmente (erba naturale o sintetica).

2. Scegli prodotti tecnici e durevoli

Quando si tratta di saldi sportivi, molti tendono a concentrarsi sui prodotti di tendenza o con colori vivaci, trascurando gli aspetti tecnici fondamentali. Tuttavia, investire in articoli tecnici di qualità è sempre la scelta migliore, poiché garantiscono prestazioni migliori e una maggiore durata nel tempo.

Per esempio, una t-shirt tecnica realizzata con materiali traspiranti e leggeri non solo migliorerà la tua comodità durante l’allenamento, ma durerà molto più a lungo di una maglia generica in cotone. Marchi come Nike, Adidas o Under Armour offrono numerose opzioni tecniche che combinano comfort, resistenza e ottime performance durante qualsiasi tipo di attività fisica.

Se frequenti regolarmente la palestra o partecipi a sessioni di allenamento intense, una maglietta tecnica può aiutarti a rimanere asciutto e comodo, favorendo una migliore gestione della sudorazione. In alternativa, per chi corre all’aperto, un paio di pantaloncini tecnici dotati di tasche posteriori per contenere chiavi o smartphone potrebbe risultare una scelta estremamente pratica e funzionale.

Non dimenticare inoltre di valutare attentamente i prodotti che hai intenzione di acquistare, facendo ricerche sulle specifiche tecniche e confrontando diversi modelli prima di prendere la decisione finale. Approfitta dei saldi per scegliere articoli di fascia medio-alta, che normalmente avrebbero un prezzo più elevato, garantendoti così un ottimo rapporto qualità-prezzo.

3. Fai molta attenzione alle taglie (specialmente online)

Acquistare la taglia corretta può sembrare banale, ma durante i saldi, tra la fretta e l’entusiasmo, è facile sbagliare o accontentarsi di taglie approssimative solo perché il prodotto è scontato. Ricordati sempre che un articolo sportivo deve calzare perfettamente per garantirti comfort e prestazioni ottimali.

Se acquisti scarpe da running o scarpe da calcio online, verifica attentamente la tabella delle taglie presente sul sito e misura i tuoi piedi, possibilmente a fine giornata, quando il piede è più gonfio per simulare al meglio la situazione reale durante l’attività fisica. Una scarpa troppo stretta potrebbe causarti fastidiosi dolori, mentre una troppo larga potrebbe non garantire il giusto supporto e creare problemi durante la corsa o il gioco.

Lo stesso vale per l’abbigliamento sportivo. Maglie e pantaloncini devono essere aderenti al punto giusto, senza risultare né troppo stretti né troppo larghi. Controlla le misure indicate sul sito e confrontale con un capo che già possiedi e che ti calza perfettamente. Puoi iniziare consultando la nostra selezione di t-shirt tecniche.

4. Approfitta per acquistare accessori sportivi strategici

Durante i saldi estivi, l’attenzione si concentra spesso su scarpe e abbigliamento, ma questo è anche il momento ideale per rinnovare gli accessori sportivi che spesso trascuriamo durante l’anno. Parliamo di oggetti apparentemente secondari, ma fondamentali per migliorare l’esperienza sportiva, come parastinchi, calze tecniche, zaini, borracce e cappellini.

Per esempio, se giochi a calcio, un paio di parastinchi di alta qualità può fare una grande differenza in termini di protezione e comfort. Cerca modelli leggeri, resistenti agli urti e con buone recensioni da parte di altri utenti. Lo stesso vale per le calze tecniche: un buon paio può prevenire vesciche e migliorare notevolmente il comfort durante l’attività.

Non dimenticare poi l’importanza di uno zaino sportivo comodo e spazioso per trasportare comodamente tutto il necessario in palestra o al campo sportivo. Opta per modelli robusti, dotati di numerosi scomparti per separare gli indumenti sudati da quelli puliti e uno spazio adeguato per borraccia, scarpe e accessori personali.

5. Imposta un budget realistico e rispettalo

Questo è probabilmente uno dei consigli più importanti: stabilire un budget chiaro per i tuoi acquisti sportivi durante i saldi. Avere un limite di spesa definito ti permetterà di evitare acquisti impulsivi e di concentrare le risorse sui prodotti di cui hai effettivamente bisogno.

Prima dell’inizio dei saldi, valuta quanto puoi permetterti di spendere. Suddividi il budget tra articoli indispensabili (come scarpe da running o scarpini da calcio) e articoli secondari (come accessori e abbigliamento extra). Un trucco molto utile è quello di creare una “lista delle priorità”, in cui i prodotti vengono ordinati per importanza e urgenza.

Mentre fai shopping, tieni sempre sott’occhio il tuo budget e aggiorna man mano la spesa, per mantenere il pieno controllo. Questo metodo ti permetterà di sfruttare al massimo i saldi, facendo acquisti di qualità e ottenendo tutto ciò che ti serve, senza sensi di colpa o pentimenti.

Sei pronto a fare acquisti intelligenti?

Ora hai a disposizione tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per affrontare i saldi estivi nel modo migliore possibile. Ricorda che i saldi iniziano il 5 luglio e rappresentano l’occasione perfetta per acquistare prodotti tecnici di qualità risparmiando notevolmente.

Preparati con anticipo, scegli bene i prodotti, misura con attenzione taglie e caratteristiche tecniche, investi negli accessori giusti e imposta un budget preciso. Seguendo questi semplici consigli, potrai approfittare al massimo delle offerte disponibili e affrontare la tua prossima stagione sportiva al meglio delle tue possibilità.

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